la venere






Lei entra in casa con la spavalderia di chi sa che non sarà la sua casa per sempre ma sa anche che adesso lì può trovare chi le vuole bene. Lui varca la soglia pensando al meritato al riposo.
Lei diviene un tutt'uno con il divano ed il cellulare, lui non vede l'ora di rilassarsi e cenare...lei si presenta a tavola al settimo appello.
Lei sorride, ma non è detto che il suo sorriso (per me bellissimo) sia per i presenti, lui la guarda ma non sempre riesce a sorridere.
Si parla di questo e di quello, a volte banalità a volte cose che ci toccano nel profondo. Qualche volta lei se ne esce con una di quelle affermazioni che sono più un grido di "sono grande, sono autonoma" e qualche volta questo non è ancora vero o almeno non del tutto.
Qualche volta lui se ne esce con le frasi tipiche di chi si preoccupa, a volte troppo, e non riesce a lasciar andare un po' la presa. Io osservo gli sguardi, ascolto le parole, a volte me ne sto fuori, altre dico la mia...e non sempre è la cosa giusta in quel momento.
I toni della voce si alzano, gli sguardi si sfidano o si sfuggono poi qualcuno scappa, qualcuno trova un diversivo. Poi tutto si placa, fino al nuovo scontro...ma io credo nel legame che ci unisce.



Commenti

Uno che ci tiene ha detto…
Legame che si chiama amore, amore che a volte si manifesta come un soffio leggero, a volte come un temporale estivo, violento e improvviso, l'importante è che abbia delle manifestazioni, significa che c'è, che è ancora vivo, che fondamentalmente ci teniamo alle persone con cui condividiamo i sentieri della nostra vita...

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